accordo sulle linee guida- la scuola riapre il 14 settembre
Ormai è ufficiale, la scuola riapre il 14 settembre con le nuove linee guida.
“Riapriranno il 1 settembre per i corsi di recupero e il 14 c’è la riapertura vera e propria”, spiega il sottosegretario all’Istruzione Peppe De Cristofaro. “Il 20 settembre – aggiunge – spero davvero che si riesca a fare quello che in tanti stanno chiedendo, cioè cercare luoghi alternativi alle scuole per svolgere le elezioni. Diversamente sarebbe onestamente un cazzotto nell’occhio e una vera beffa. Spero si risolva positivamente”.
“La didattica a distanza sotto i quattordici anni non si fa – aggiunge-, si fa soltanto per la scuola secondaria di secondo livello ma in condizioni assolutamente residuali, quando è proprio impossibile dare vita alla didattica normale. L’impegno e l’obiettivo del Governo è riportare dal 14 settembre tutti gli studenti in aula in presenza e immaginare la didattica a distanza come vera e propria extrema ratio”.
In conferenza stampa il Presidente Giuseppe Conte dice: “Ci siamo predisposti, con le linee guida, per ritornare in sicurezza a settembre”,”abbiamo un ulteriore miliardo che stanziamo per ulteriori investimenti sulla scuola, che ci dovrà consentire di avere una scuola più moderna, sicura e inclusiva. E nel Recovery Fund un importante capitolo sarà dedicato proprio agli interventi sulla scuola”. “Chiudere le scuole è stata una scelta molto sofferta, che nessuno pensi che il governo l’abbia presa a cuor leggero”, aggiunge. “Vogliamo classi meno affollate. Le cosiddette classi pollaio a me non piacciono affatto, non le tolleriamo più”, aggiunge.
La Ministra, Lucia Azzolina, nella conferenza spiega: “Vogliamo fare scuola anche fuori dalla scuola: portiamo gli studenti nei cinema, nei teatri, nei musei, facciamo in modo che respirino la cultura di cui hanno bisogno. Portiamo anche i più piccoli al parco quando il tempo lo consente a fare lezione”. “Le linee guida sono immediatamente operative”. “Ci sono soluzioni e risorse per queste soluzioni – aggiunge -. Un miliardo in più stanziato è davvero tanto. Non è stato facile, ma è un altro segnale che la scuola è al centro dei nostri pensieri. Amiamo la scuola, è il centro del nostro futuro”. “Con i fondi possiamo assumere fino a 50 mila persone, tra personale docente e non docente con contratto determinato”.
Il presidende della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, spiega: “Un ottimo risultato” e “le Regioni hanno avuto un ruolo determinante nella costruzione di un Piano scuola 2020-2021 che rispondesse il più possibile alle diverse esigenze dei docenti e dei dirigenti scolastici, degli studenti e degli enti locali”.
il ministro della Salute Roberto Speranza dice:”Un primo importante passo avanti. Ora dobbiamo continuare a lavorare insieme anche con il massimo coinvolgimento delle forze sociali”. “È essenziale investire nuove ingenti risorse per garantire la riapertura di tutte le scuole nella massima sicurezza. È un obiettivo fondamentale su cui tutto il Paese deve essere unito”.