VACCINI PER OVER 80 – SI PARTE IL 20 FEBBRAIO

La somministrazione dei vaccini per gli over 80 in Sardegna dovrebbe partire il 20 febbraio. La somministrazione dovrebbe partire durante lo screening “Sardi e sicuri” in programma il 20 e il 21 febbraio in Medio Campidano.

L’assessore della Sanità Mario Nieddu, conferma in una nota stampa, che la Regione aveva pensato di mettere in campo il binomio tamponi-vaccini per gli ultraottantenni già in occasione dello screening di domani e domenica a Nuoro con, a disposizione, circa undicimila dosi di Pfizer. Ma il progetto è stato rinviato al prossimo weekend. Anche di questo si sta parlando durante l’unità di crisi regionale sul piano vaccinale, convocata soprattutto per fare il punto sulla tempistica sulla base della disponibilità dei vaccini.

In Sardegna, intanto, è arrivata giorni fa la prima consegna di farmaco AstraZeneca destinato agli under 55 dipendenti delle scuole, forze dell’ordine e militari. L’Ufficio scolastico regionale sta fornendo gli elenchi degli insegnanti, mentre per le forze armate, di polizia e vigili del fuoco il Viminale ha scritto ai prefetti, chiedendo una ricognizione sul personale idoneo. Ma la somministrazione non è ancora cominciata e potrebbe scattare da un momento all’altro. Sarà attivata molto presto la piattaforma Cup Web dove i cittadini potranno telefonare per le prenotazioni oppure registrarsi online.

Intanto, secondo il report struttura commissaria per l’emergenza, ad oggi in Sardegna sono state somministrate 59.676 dosi su 85.520 consegnate, quindi il 69,8%.

Fonte Ansa.it

ASSL OLBIA – INIZIA LA VACCINAZIONE ANTI COVID DEGLI OSPITI DELLE CASE PER ANZIANI E RSA

E’ iniziata questa mattina da Telti e da Olbia la vaccinazione dei primi ospiti delle case per anziani della Gallura. Sono circa 500 gli ospiti, tra case di riposo ed rsa, che nei prossimi giorni verranno sottoposti alla prima dose del vaccino anti-Covid. Da oggi e’ ripresa anche la somministrazione della prima dose del vaccino agli operatori sanitari non ancora vaccinati, compresi i volontari del 118.

Lo scorso fine settimana sono stati conclusi i richiami delle vaccinazioni del personale degli ospedali della Gallura, quello del Servizio di igiene e sanità pubblica, dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, per circa 2.150 operatori.

Da questa settimana si procederà con gli operatori Assl non ancora vaccinati, e contestualmente, i team mobili della Assl raggiungeranno le strutture del territorio per vaccinarne gli ospiti e gli operatori che vi lavorano.

Nella giornata di oggi le squadre mobili hanno raggiunto anche le case per anziani di Budduso’,Ala’ dei Sardi, Padru, Luogosanto, Aglientu e Tempio; domani sara’ il turno di Oschiri, Berchidda, Monti, Arzachena Santa Teresa e Tempio; giovedì sara’ la volta di Olbia, della Rsa di Padru, Calangianus, Luras; venerdì Aggius, Bortigiadas , Tempio, la Maddalena, Palau.

MAGGIORE PREVENZIONE CONTRO IL COVID NELLA SCUOLA A SAN TEODORO

Il Comune di San Teodoro acquista nuovi macchinari per la sanificazione degli ambienti scolastici

Con l’obiettivo di garantire maggior sicurezza agli studenti e a tutto il personale dell’Istituto Comprensivo di San Teodoro, l’Amministrazione Comunale, ha installato dei dispositivi necessari per sanificare gli ambienti scolastici.

“La salute è una priorità assoluta e va tutelata, soprattutto in ambienti frequentati dai giovani, per cui è più difficile rispettare le misure previste per il contenimento del COVID 19.

Sono stati acquisti, dall’Amministrazione Comunale, circa 30 apparati sanifica aria che sono stati installati nelle aule, nei laboratori e nella sala mensa, che permette di sanificare l’aria. Mentre per palestra è prevista l’installazione del “Sistema Sanifica Aria 200”, un apparecchio appositamente utilizzato per sanificare gli ambienti di grandi dimensioni.

Tutti i sistemi di sanificazione sono altamente efficienti e hanno la capacità di abbattere microrganismi e virus, come il COVID. Verrà installata, nell’ascensore, un’apposita lampada UV conforme alle indicazioni INAIL che non rilascia né ozono né composti tossici come da previsti protocolli attivi, in modo da poter utilizzare l’ascensore stesso in totale sicurezza.

Inoltre è stato acquistato un macchinario che permetterà di effettuare una sanificazione periodica, di 15 giorni, dell’intera struttura scolastica (aule, laboratori, uffici direzionali, mensa, palestra, giochi). Verrà impiegata una soluzione igienizzante, 100% biodegradabile, estremamente efficace contro ogni forma batterica ed indicata nella prevenzione di Norovirus, Coronavirus, Legionella e un’ampia gamma di batteri e funghi, liberamente impiegabile non contendo composti tossici come da regolamento 67/548EWG.

RALLY ITALIA SARDEGNA RITORNA AD OLBIA- ECCO LE NOVITÀ

La 18esima edizione della manifestazione organizzata dall’Automobile Club d’Italia in partnership con la Regione Sardegna, sarà ricca di novità.

La location quest’anno si sposta ad Olbia, mentre Alghero ospiterà la partenza cerimoniale. Saranno in totale 305 i km cronometrati in programma ricchi di emozioni.

Confermata la scelta delle ultime cinque edizioni di avere l’intera corsa raccolta nel nord dell’isola. La gara, quinta manche del campionato del mondo rally in programma dal 3 al 6 giugno, sarà valida per il mondiale WRC 2 e WRC 3 oltre alla validità tricolore per il Campionato Italiano Rally Terra.


SI PARTE DA ALGHERO, la corsa avrà un percorso composto da 20 prove speciali su sterrato suddivise in tre tappe per complessivi 305,52 km cronometrati. La novità più importante sarà il ritorno del mondiale in Gallura, solo la partenza cerimoniale avrà infatti luogo ad Alghero, che negli ultimi sette anni aveva ospitato la manifestazione.

Ad Olbia il parco assistenza sarà ubicato al Molo Brin a due passi dal centro del capoluogo gallurese, mentre la sala stampa verrà ospitata al museo archeologico. Il programma della gara, che è ricco di tante novità, prevede giovedì 3 al mattino un nuovo shakedown a Loiri a sud di Olbia, poi la partenza cerimoniale verrà effettuata in serata ad Alghero. La prima tappa di venerdì 4 giugno prevede 128,16 km cronometrati ed è composta da quattro prove ripetute due volte e si svolgerà nel Monte Acuto (Filigosu e Terranova) ed in alta Gallura (Tempio e Tula). Sabato si terranno ancora altri 132,28 km cronometrati, con 4 speciali ripetute due volte ambientate ancora nel Monte Acuto (Coiluna e Monte Lerno) e poi in Anglona (Castelsardo) e Gallura (un nuovo crono a Bortigiadas). Infine domenica 6 giugno la tappa finale di 44,88 km cronometrati in cui ci saranno due nuove speciali ripetute due volte nella costa nord della Gallura. Braniatogghiu, che ritorna dopo una decina d’anni e la nuova power stage di Rena Majore ospiteranno infatti lo scenario sul quale si concluderà la gara.


Solo allora sapremo con certezza il nome del vincitore di questa 18a edizione dell’appuntamento tricolore del mondiale rally.

LA SARDEGNA VERSO L’UNESCO

Anche il Comune di San Teodoro sposa il progetto dell’Associazione “La Sardegna verso l’UNESCO”; L’Amministrazione Comunale di San Teodoro durante i lavori del Consiglio, lo scorso 29 gennaio, ha votato unanimemente a favore del progetto per il riconoscimento da parte dell’UNESCO del paesaggio culturale sardo.

L’iniziativa, promossa dall’Associazione “La Sardegna verso l’UNESCO”, è stata accolta in maniera favorevole dal Consiglio Regionale, dalla Giunta e da oltre trecento Comuni in tutta l’isola.

La Sardegna può essere infatti considerata come “museo a cielo aperto” grazie alla sua rete fittissima di siti archeologici tra cui le 10.000 torri nuragiche, i dolmen e le domus de janas.

L’immenso patrimonio culturale presente nel territorio necessita però di essere maggiormente tutelato e valorizzato, anche in una prospettiva di uno sviluppo sostenibile, a  beneficio della comunità sarda e delle generazione future.

Il riconoscimento del paesaggio culturale da parte dell’UNESCO permetterebbe anche una fruizione più responsabile e programmata per far sì che le numerose risorse diventino delle vere e proprie attrazioni culturali e generino economia turistica.

Bisogna valorizzare una Sardegna ancora poco conosciuta e tutelare l’identità in cui i sardi si riconoscono afferma l’Assessora al Turismo e alla Cultura Luciana Cossu “Anche San Teodoro vanta  nel suo territorio un patrimonio nuragico e prenuragico che speriamo di poter valorizzare al più presto”

SAN TEODORO DICE NO ALLO STOCCAGGIO DI SCORIE NUCLEARI IN SARDEGNA

Il Consiglio Comunale di San Teodoro si è espresso, all’unanimità, contro ogni possibilità di stoccaggio di scorie nucleari in Sardegna.

Durante lo svolgimento dei lavori del Consiglio è stato ribadito che l’isola paga già da tempo un grosso tributo alla Nazione a causa delle numerose servitù militari presenti e che il popolo sardo si è già espresso contrario, attraverso il referendum consultivo del 2011, alla possibilità di costituire centrali nucleari ed ospitare scorie e rifiuti radioattivi in Sardegna.

Con la delibera, approvata il 29 gennaio 2021, si vieta fermamente il transito e lo stoccaggio di scorie nucleari all’interno del territorio comunale di San Teodoro, che si dichiara denuclearizzato.

Riteniamo sia molto importante tutelare il nostro territorio e allo stesso tempo valorizzarlo. Per questo motivo, per la prima volta, è stato istituito l’Assessorato all’Ambiente, in modo tale che a San Teodoro vengano istituite della linee guida che permettano di far nascere o crescere un maggior interesse verso l’ambiente, il nostro bene più prezioso lasciatoci in eredità da chi ci ha preceduto e che noi stessi dobbiamo lasciare alle future generazioni” afferma il Consigliere Delegato all’Ambiente, Fabiano Decandia.

L’Amministrazione Comunale di San Teodoro si stringe calorosamente ai Sindaci, alle Amministrazioni e ai cittadini dei 14 Comuni individuati come territori idonei al deposito di scorie nucleari.

AEROPORTO DI OLBIA – CERTIFICATO “AIRPORT HEALTH ACCREDITATION”

Lo scalo di Olbia ottiene la certificazione “Airport Health Accreditation” rilasciata da Airports Council International in materia di procedure sanitarie COVID-19

L’ Aeroporto Olbia Costa Smeralda ha ottenuto la certificazione Airport Health Accreditation (AHA) rilasciata dall’Airports Council International (ACI), associazione internazionale che rappresenta più di 1.900 aeroporti nel mondo. La certificazione è stata accordata a seguito della valutazione delle misure e procedure sanitarie introdotte da Geasar a seguito della pandemia COVID-19 e della loro conformità con le raccomandazioni ICAO (International Aviation Organization), EASA-European Union Aviation Safety Agency e del protocollo del Centro Europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC – Aviation Health Safety Protocol).

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Tra gli elementi presi in considerazione da ACI per il rilascio della certificazione del Costa Smeralda da rilevare: i processi di pulizia e disinfezione degli spazi aeroportuali; l’attività di monitoraggio dei flussi passeggeri e il conseguente mantenimento delle distanze fisiche; le protezioni in dotazione al personale e l’ efficace comunicazione al passeggero attraverso i canali social, web e piattaforma aeroportuale (monitor, cartelli, insegne, etc.).

«Siamo molto soddisfatti per questo importante riconoscimento – commenta Silvio Pippobello, AD di Geasar – che conferma il nostro costante impegno a garantire i massimi standard di sicurezza per i nostri passeggeri e per il nostro Staff. Sin dall’inizio dell’emergenza, infatti, abbiamo elaborato un protocollo interno allineato alle linee guida internazionali e introdotto una serie di misure aggiuntive per ridurre il rischio di contagio tra i viaggiatori e i lavoratori dello scalo, come ad esempio l’innovativo sistema di sanificazione delle vaschette e dei carrelli basato sulla tecnologia UV. Il nostro obiettivo, che riteniamo essenziale per una rapida ripartenza, è infondere fiducia e tranquillità ai nostri vettori e soprattutto ai passeggeri”.

Il programma Airport Health Accreditation di ACI Europe è un programma mondiale che valuta l’allineamento delle procedure aeroportuali alle linee guida ICAO (International Civil Aviation Organization) ed è aperto a tutti gli aeroporti membri. In Italia la certificazione è stata ottenuta da 13 aeroporti: Napoli, Torino, Milano Malpensa e Milano Linate, Bologna, Orio al Serio, Verona, Roma Fiumicino, Roma Ciampino, Crotone, Lamezia Terme, Reggio Calabria e Palermo.

27 GENNAIO, GIORNATA DELLA MEMORIA

Il 27 gennaio la ricorrenza dedicata alle vittime dell’Olocausto.

L’emergenza pandemica non abbassa l’attenzione da parte dell’amministrazione comunale che dona una selezione di libri alla biblioteca scolastica.

Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale, celebrata il 27 gennaio, in commemorazione delle vittime dell’Olocausto. Quest’anno, a causa delle restrizioni dovute alla pandemia mondiale in corso, l’amministrazione non ha potuto organizzare alcun tipo di evento, contrariamente a quanto veniva fatto in precedenza in collaborazione con l’Associazione Culturale Kinda.
L’Assessorato alla Cultura del Comune di San Teodoro unitamente al settore dell’Istruzione hanno deciso di riportare l’attenzione di tutti, e soprattutto dei giovani, su quanto accaduto, donando dei libri all’Istituto Comprensivo Statale.
È importantissimo, infatti, insegnare ai giovani la storia per far sì che certi avvenimenti non si ripetano mai più.”

Alcuni dei titoli scelti sono: “Fino a quando la mia stella brillerà” e “Scolpitelo nel vostro cuore. Dal
binario 21 ad Auschwitz e ritorno.” di Liliana Segre.

La consegna è stata effettua nella mattinata di oggi, 27 gennaio, presso l’Istituto Comprensivo Statale di San Teodoro. Presenti il delegato alla Cultura, il delegato all’istruzione, il delegato alle politiche giovanili e comunicazione, la vice Preside e referente primaria, i libri rimarranno a disposizione degli studenti all’interno della biblioteca scolastica.


Il Comune di San Teodoro, inoltre, esporrà le bandiere a mezz’asta in onore delle vittime dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico.

AMBULATORIO MOBILE A NUORO PER ASSISTENZA MALATI A CASA

Nasce associazione di mutuo soccorso, volontari professionisti per curare a casa pazienti COVID.

Un ambulatorio-laboratorio mobile dotato di strumentazione diagnostica portatile di alto livello tecnologico e di un’equipe di professionisti, per curare a casa i pazienti della provincia di Nuoro colpiti da Covid-19. È l’iniziativa di un gruppo di medici e infermieri volontari. Molti malati possono essere curati nelle proprie abitazioni ed è in quest’ottica che il gruppo di professionisti ha deciso di creare un’Unità mobile di mutuo soccorso (Umms), associazione di volontariato no profit intitolata alla signora Maria Teresa Sanna Cabras di Torpè, vittima del coronavirus e madre di Antonello Domenico Cabras, responsabile della struttura semplice di Ematopatologia della Fondazione Irccs, Istituto nazionale dei tumori di Milano, fra i promotori dell’iniziativa.

Le squadre di intervento sono composte per ora da 9 professionisti tra medici operativi a domicilio, medici consulenti e infermieri. “Siamo all’apice della pandemia da coronavirus e le strutture pubbliche stanno andando in affanno – ha spiegato Cabras, presidente onorario dell’associazione – .Ci è sembrato doveroso metterci a disposizione per integrare e supportare le strutture pubbliche, diventando promotori di un progetto quasi pioneristico nell’ambito del Covid 19. Ho personalmente avuto modo di partecipare con i colleghi all’attività assistenziale domiciliare, toccando con mano la bellezza etica del nostro operato, amplificata emotivamente per quanto mi riguarda, da un recente trascorso familiare tragico con questa malattia”.

L’Umms ha già ricevuto numerose donazioni tra cui un’ambulanza donata dall’Associazione nazionale azione sociale (Anas), che sarà dotata di un ecografo palmare di ultima generazione per la valutazione precoce delle polmoniti interstiziali, di un analizzatore ematico palmare in grado di fornire in pochi minuti risultati diagnostici e di un elettrocardiografo tascabile. “Nell’attesa che l’ambulatorio mobile sia operativo e vista l’urgenza di alcune situazioni cliniche, i nostri medici e infermieri hanno iniziato a lavorare nel territorio con mezzi propri – ha aggiunto il presidente dell’Umms, Angelo Arcadu -. L’aspetto economico è fondamentale per poter acquistare i dpi e tutto il necessario per essere pienamente operativi. Serve la disponibilità di professionisti per accontentare le richieste.

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